Ines è una giovane psicologa con un lavoro temporaneo da netturbina, la passione per gli oroscopi e la tendenza a dire bugie. Alfredo è un ricercatore di ingegneria che sta mettendo a punto un robot in grado di intercettare gusti e desideri umani. Abitano nello stesso condominio e inizialmente scatta l’antipatia, ma le circostanze li porteranno ad avvicinarsi con delle conseguenze che mai avrebbero immaginato!
Questa commedia romantica appartiene al ciclo “Purché finisca bene” del regista goriziano Matteo Oleotto ed è ambientata a Udine e Gorizia. Uno dei luoghi rappresentati è il Parco Basaglia di Gorizia, situato nel comprensorio dell’ex manicomio costruito tra il 1905 e il 1908. È interessante la progettazione secondo il modello open door: i padiglioni del comprensorio coprono un’ampia area verde con alberi di varie dimensioni e animali come lepri, scoiattoli e picchi. Durante la Prima guerra mondiale fu danneggiato dai bombardamenti e venne riaperto nel 1933, fino ad essere affidato nel 1961 alla direzione di Franco Basaglia. Il nome non vi è nuovo? Franco Basaglia è una figura rivoluzionaria nella storia della psichiatria: con la legge 180 e le sue sperimentazioni terapeutiche ha restituito diritti alle persone che attraversao il disturbo mentale.
Se siete incuriositi da questa che è stata definita l’unica vera Rivoluzione del Novecento, andate a visitare Gorizia e Trieste, oppure leggete i volumi della Collana 180 – Archivio Critico della Salute Mentale che potete scoprire a questo link: http://bit.ly/collana180_alphabetaverlag
Anno
2020
Regia
Matteo Oleotto
Sceneggiatura
Michele Pellegrini, Daniele Di Biasio,Giuliano Pannuti
Attori
Pilar Fogliani, Alessandro Roja, Emanuela Grimalda, Ariella Reggio