Vincent è affetto da un grave disturbo della personalità e vive con sua madre Elena e suo marito Mario, che lo ha legalmente adottato. Dopo sedici anni, il padre naturale Willi torna a far irruzione nella vita di quel figlio che aveva abbandonato ancora prima che nascesse: quel poco di equilibrio che si era instaurato si rompe, e Vincent trova la via di fuga che cercava: si infila nel furgone di Willi, cantante da matrimoni e da balere soprannominato “il Modugno della Dalmazia”, e ha inizio la tournée verso i Balcani, che diventa un viaggio all’insegna della scoperta reciproca.
Questo film di Salvatores è liberamente tratto dal romanzo “Se ti abbraccio non avere paura” di Fulvio Ervas: ispirato a una storia vera, quella di un padre e di un figlio sedicenne, autistico, che intraprendono un lungo viaggio insieme.
Nelle varie scene si intravede anche il paesaggio e i paesi tipici dell’altopiano del Carso, fra cui Monrupino. Tra i vari racconti sull’origine di Monrupino c’è una diceria ancora molto viva nella comunità locale: il nome sloveno “Repen” sembrerebbe derivare dal sostantivo “repa”, ossia rapa. Secondo la leggenda, durante le invasioni turche gli abitanti si rifugiarono sulla Rocca di Monrupino (in sloveno Tabor); per difendersi dall’attacco lanciarono sui Turchi tutto ciò di cui disponevano e quando infine non rimase loro più nulla, si misero a gettar su di loro le rape.
Anno
2019
Regia
Gabriele Salvatores
Sceneggiatura
Fulvio Ervas, Umberto Contarello, Sara Mosetti
Attori
Claudio Santamaria, Diego Abatantuono, Valeria Golino, Giulio Pranno, Daniel Vivian, Marusa Majer.